Chi inizia ad usare Google analytics per monitorare il traffico sul suo sito si troverà innanzitutto a dover installare lo strumento.
L’operazione di base è abbastanza semplice ed è ben illustrata sulla guida di Google.
Tuttavia dopo poco tempo potreste accorgervi per svariate ragioni, che i dati non vengono collezionati come vi aspettavate.
Per evitare questi errori più comuni ecco una serie di best practice per installare lo strumento sfruttando da subito tutte le sue potenzialità, e soprattutto per evitare gli errori più comuni delle prime installazioni
Impostazioni Proprietà

dopo aver creato la proprietà analytics, entrate nelle sue impostazioni e assicuratevi di avere queste spunte attivate:
- Abilita rapporti di Dati demografici e Interessi
I rapporti sui dati demografici e sugli interessi forniscono dati su età, sesso e interessi,
permettendoti di comprendere meglio il profilo dei tuoi utenti.
Per attivare la questa feature avrete bisogno di una piccola modifica nel codice se usate universal analytics, o di una semplice spunta su tag manager se usate quest’ultimo (qui la documentazione) - Utilizza l’attribuzione link avanzata
L'Attribuzione link avanzata ci consente di migliorare il monitoraggio dei link sulla tua pagina, ma richiede una piccola modifica al codice di monitoraggio. Qui la documentazione - Collega a Search console
Cliccate sul link, assicurandovi prima di aver accesso alla vostra search console con il medesimo account Google con il quale siete loggati.
I benefici di questo collegamento moltiplicano le possibilità di analisi del traffico organico, ad esempio come analizzare il Not Provided - Analisi utenteAggiunge la metrica Utenti ai rapporti standard e ne aggiorna il calcolo.
Informazioni su monitoraggio

In questa schermata andate ad escludere tutti i referral che non rappresentano una reale fonte di traffico.
Di default è escluso il dominio del sito stesso, ma potreste ad esempio voler escludere i domini di terzo livello, oppure altri domini che scambiano traffico con il principale che ma appartengono alla stessa proprietà e vengono tracciati con il medesimo codice analytics.
Collegamento Google Ads/Adsense/Exchange

Se utilizzate uno o più di questi strumenti non vi dimenticate di collegarvi tutte le vostre della vostra proprietà per importare dati che altrimenti in analytics saranno assenti, come ad esempio il costo e i clic delle campagne.
Segmenti di Pubblico

Questi segmenti sono rivolti soprattutto all’utilizzo per il remarketing.
Se anche non avete ancora in programma di fare remarketing vi consiglio di attivare lo stesso almeno il segmento “tutti gli utenti”.
I segmenti infatti non sono retroattivi alla loro creazione, e se quindi fra 60 giorni deciderete di attivare una campagna di remarketing non dovrete partire da 0 a collezionare utenti in target.
Impostazioni Vista

assicuratevi qui di impostare:
- la giusta valuta: il dollaro è di default)
- il giusto paese: è molto importante per avere il giusto fuso orario nei rapporti
- spuntare il filtro degli spambot: questo aiuta a filtrare tutte quelle visit spam che intendono fare apparire i loro domini tra i vostri referral per farsi pubblicità appunto spammosa
Configurazione Obiettivi

Questa parte è tanto obbligatoria quando diversa per ogni sito.
Gli obiettivi sono rappresentati innanzitutto dagli obiettivi commerciali dell’azienda prima che dal sito.
Cosa si propone di ottenere questi sito? Vendite online? Contatti? Fidelizzazione degli utenti?
Visibilità e credibilità del brand?
Capite le risposte a queste domande impostate gli obiettivi del sito, che saranno il vostro punto di riferimento per valutare tutti i rapporti di analytics.
In questa Guida di Google Analytics trovate alcuni esempi di come interpretare i dati in base agli obiettivi
Filtri

in questa sezione potete escludere o includere il traffico a determinate condizioni.
Si può ad esempio escludere alcuni IP dal traffico registrato, oppure escludere i domini indesiderati (o ancora includere solo quelli corretti).
E-commerce

Se il vostro sito vende online ricordate di implementare il tracciamento ecommerce (possibilmente avanzato) e di attivare queste due spunte.
Qui trovate la guida per abilità il codice.
Vista di sicurezza
Oltre alla vista che chiameremo “buona” vi consiglio di creare una seconda vista da lasciare vuota.
Non attivate Filtri o obiettivi (attivate solo l’e-commerce); In questo modo se qualcosa viene filtrato per errore dalla vista buona avete questa di sicurezza che raccoglierà il dato, e da li lo andrete a recuperare.
Analisi e Interpretazione dati
Ora che avete scongiurato i principali errori e pulito i vostri dati siete pronti ad utilizzarli.
Buone analisi!
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