FRA I PROPOSITI DI INIZIO ANNO APPLICARE UN METODO EFFICACE
Ebbene sì, si riparte con un nuovo anno scolastico che richiama gli studenti dei vari gradi di studio al dovere. Per chi, al termine dello scorso anno scolastico, aveva debiti scolastici da recuperare il ritorno sui libri è stato anticipato.
Per tutti, comunque, è il suono della campanella di metà settembre a segnare l’ufficiale restart.
Buoni propositi e una vaga sensazione di disagio e stanchezza psico-fisica – simile al jet lag, dicono alcuni – accompagnano le primissime settimane scolastiche.
Esistono studenti che restano irreparabilmente traumatizzati per l’intero ciclo di studi ma, casi limite e facili ironie a parte, il problema è affrontabile. Superato lo shock della sveglia mattutina, l’imbarazzo della scelta di fronte al guardaroba (curare il look è parte dell’ “etica” dello studente) e schivato il controllore sull’autobus, si può già dire di essere a metà dell’opera. Il “resto” è da vivere sui banchi di scuola, attraverso concentrazione e motivazione, cercando di impostare un metodo di studio efficace, indispensabile per ottenere buoni risultati minimizzando lo stress ed evitando inutili ansie.
BUONE REGOLE
Pochi e semplici consigli possono essere d’aiuto.

Come per la definizione di qualsiasi strategia, per prima cosa, è necessario fissare degli obiettivi. La meta può essere rappresentata, ad esempio, dallo studiare due o tre ore. Dosare dovere e piacere in modo equilibrato e proficuo è la parte più difficile. Per farlo si possono stabilire dopo lo studio dei momenti che compensano e gratificano per l’impegno speso: una telefonata, una partita a calcetto con gli amici o una seduta in palestra che alleggeriscono lo studio in prospettiva di una sorta di premio finale.
Step successivo: per evitare di perdersi fra i vari argomenti è utile stendere una scaletta dei concetti più importanti, gli stessi su cui i professori si soffermano a lezione. I punti chiave di ciascun argomento possono essere più facilmente individuati andando a sbirciare fra gli esercizi e i questionari finali o nelle tavole riassuntive dei libri di testo.
Una corretta alimentazione e l’abitudine a rilassarsi quando si mangia sono di grande supporto alla concentrazione perché riducono lo stress. Ingurgitare velocemente pranzo e merenda perché si ha la sensazione di perdere tempo è quanto mai deleterio. Così come eccedere nelle quantità poichè si sovraccarica il sistema digestivo provocando sonno e dunque limitando la capacità di concentrarsi.
Altra regola importante nasce dalla consapevolezza che la nostra mente, dopo un certo numero di ore di studio, ha bisogno di più tempo per assimilare tutte le informazioni ricevute. Fermi restando capacità e tempi soggettivi di assorbire le informazioni ed elaborarle, alcuni studi condotti da autorevoli neurologi hanno evidenziato che per una concentrazione ottimale è opportuno seguire il seguente schema: 40/50 minuti di studio, 10/15 minuti di riposo e poi 10 minuti dedicati al ripasso.
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